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Tra religione e storia, passeggiando per Monopoli
Monopoli è uno dei borghi più belli della Puglia grazie al suo curatissimo centro storico e al mare Adriatico che l’abbraccia con le sue placide acque. Un antico borgo con il caratteristico porto ricco di barche dai tanti colori e nomi. Un luogo che ti consigliamo di visitare.
Abbiamo fatto una visita guidata a Monopoli per scoprire cosa vedere: abbiamo passeggiato nei vicoli del suo centro storico medievale ammirando le caratteristiche chiese rupestri, tra i principali luoghi di culto della città di Monopoli. È forte la devozione religiosa dei suoi abitanti, molto legati alla storia della propria città e alla Madonna della Madia.
L’affascinante viaggio alla scoperta di Monopoli è iniziato fuori dalle sue mura, precisamente nella cripta dello Spirito Santo. È una piccola chiesa ipogea ricavata in una grotta, divisa in tre piccole navate intervallate da colonne con capitelli differenti tra loro. Tale lavorazione le dà il particolare aspetto di una basilica in miniatura. È inoltre possibile osservare diverse raffigurazioni sulle pareti: tra queste ce n’è una sulle anime purganti, dedicata proprio al culto dei morti.
Nella chiesa vi sono anche tracce di antichi culti massonici. Su una delle raffigurazioni rupestri, per la precisione sulla testa dello Spirito Santo, è presente infatti un triangolo equilatero. Per i massoni è il corrispondente geometrico del numero 3, ovvero la perfezione.
Camminando per le strade della città e costeggiando le antiche mura di difesa che si affacciano sul suggestivo porto, siamo giunti alla seconda tappa della nostra visita guidata.
La Madonna del Soccorso è un’altra piccola chiesa rupestre situata in un vicolo del centro storico di Monopoli. Nei secoli passati, al posto della pavimentazione, avremmo trovato l’acqua! Era infatti un canale che conduceva al porto ma che i Normanni decisero di interrare per motivi di sicurezza.
Una visita guidata per conoscere storia e tradizioni di un luogo
La nostra guida ci ha spiegato inoltre come avveniva l’aggregazione sociale nei tempi passati. Gli abitanti del posto si incontravano nei chiassi (che a seconda dei paesi hanno denominazioni diverse come per esempio gnostre, chiostri o corti). Sono delle piccole piazze all’interno del centro storico sulle quali si affacciano più abitazioni. Qui la dimensione è molto intima, le unità abitative sono poche e la gente si conosce bene. Sono tuttora luoghi dove si continua a socializzare, a parlare con il vicino, a scambiarsi consigli o ingredienti per preparare le pietanze.
Successivamente ci siamo recati presso la tappa più particolare della nostra passeggiata: la Chiesa della Madonna del Suffragio, conosciuta anche come Chiesa del Purgatorio.
Già dall’esterno è possibile notare vari riferimenti all’importante tema della morte ormai sottovalutato, forse per timore, da parte dell’odierna società. L’imponente portale in legno datato 1736, nella sua parte centrale, colpisce il visitatore con le raffigurazioni di due scheletri che rappresenterebbero l’uguaglianza sociale “donata” dalla morte ad ogni uomo.
Se già l’architettura è abbastanza singolare e colpisce il turista, a volte incuriosendolo, altre volte spaventandolo, è all’interno che la chiesa conserva uno dei richiami più importanti in relazione al culto della morte. In una sala al suo interno è possibile osservare otto confratelli mummificati, vestiti degli abiti della confraternita. Oltre a questi, la mummia di una bambina (unica in Puglia) che conserva ancora tutti i tratti somatici quasi intatti.
La nostra amata terra di Puglia, terra che vive!
Vieni a viverla anche tu, ti aspettiamo!