Cose da fare in Puglia

Come si fa il vino in Puglia? Il periodo della vendemmia è arrivato!

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Capire come si fa il vino e come avviene la vendemmia in Puglia, sono due delle curiosità più comuni dei turisti che giungono in vacanza in questa terra magica per scoprirne la bellezza ed i suoi sapori. Questo anche perché la stagione estiva raggiunge il suo culmine più o meno in concomitanza del periodo di vendemmia (che di solito copre un arco temporale tra agosto e novembre). La produzione del vino in Puglia è un’arte che richiede passione, dedizione e un profondo rispetto per la tradizione. I vignaioli pugliesi sono maestri nell’arte di trasformare l’uva in vino, creando etichette che riflettono il carattere unico della regione. Il processo, dalla vigna alla bottiglia, è un viaggio che celebra la ricca eredità vinicola di questa regione.

La Puglia, con il suo clima mediterraneo e le fertili terre, è da secoli una delle regioni vinicole più importanti d’Italia. La produzione di vino qui è una vera e propria professione che mescola tradizione e innovazione. Pronti allora a conoscere in dettaglio come si fa il vino in Puglia? È un processo che porta alla creazione di alcuni dei vini più pregiati e premiati del paese. Scopriamolo insieme!

Dalla vendemmia in Puglia a capire come si fa il vino

Capire come si fa il vino in Puglia è un’occasione unica per conoscere una delle tante sfaccettature di questa terra che amalgama nella sua identità, tradizione, cultura e sapore. Scopriamo insieme come avviene la vendemmia in Puglia, quali siano i migliori vini pugliesi e dove assaggiare il vino delle uve migliori. C’è da premettere che – l’eterogeneità del terreno e del contesto geografico pugliese – abbinano procedure e produzioni variegate di vino. Le colline e le coste pugliesi offrono infatti un terreno con diverse proprietà organolettiche, ma entrambi ideali per la coltivazione delle viti. Le varietà di uva più comuni includono ad esempio il Primitivo, il Negroamaro, il Nero di Troia e il Malvasia Nera.

Il periodo della vendemmia in Puglia porta con sé grande fermento ed aria di festa. Le campagne, le masserie, le aziende vinicole e i tanti contadini che ci lavorano si preparano al raccolto dell’uva dai vigneti e alla sua successiva lavorazione. Ma qual è il periodo in cui si vendemmia in Puglia? A parte una risposta più superficiale definita in mesi (agosto-novembre), la vera risposta a questa domanda la dà direttamente l’uva al suo viticoltore. Da un punto di vista più tecnico infatti, il momento giusto si ha quando l’uva ha raggiunto un determinato bilanciamento tra gli zuccheri e gli acidi contenuti al suo interno. Più generalmente si può dire che è consigliato vendemmiare quando l’uva ha raggiunto il grado di maturazione desiderato, in base all’utilizzo che si vuole fare del prodotto ed alla tipologia di vitigno. E ciò dipende ovviamente dall’anno, dal meteo dei mesi precedenti, dalle risorse del terreno e molti altri fattori cruciali.

 

Tra i filari del vigneto biologico

 

Ti portiamo a vendemmiare!

Capire come si fa il vino in Puglia e comprendere come avviene la vendemmia è un’esperienza che ogni turista dovrebbe vivere in prima persona. È un rito antico, che vede spesso come attori le stesse persone, donne e uomini, giovani e meno giovani. Tutti impegnati in quel procedimento fondamentale che sarà il primo passo per portare il vino nei nostri calici e l’uva sulle nostre tavole. Terrachevive vuole farti scoprire come si vendemmia in una tipica masseria pugliese e ti spiegherà i passaggi cruciali per cogliere come si produce il vino in Puglia. Siamo tra i filari del suo vigneto biologico da cui si producono vini pregiati come il Susumaniello, il Primitivo di Manduria, l’Aglianico, il Negroamaro. Oltre all’odore di zucchero respiriamo collaborazione e profondo rispetto tra i contadini che lavorano con il sorriso sulle labbra, felici di essere parte di un rituale antico che ci lega alla nostra terra e che, come tale, richiede sforzo, sudore, dedizione.

Capire come si fa il vino pugliese passo-passo

Un rituale immutato nel tempo, caratterizzato da un’agricoltura tradizionale e rigorosamente biologica, nel pieno rispetto della natura e della sua preziosa terra. Per comprendere appieno come si fa il vino in Puglia, osserveremo sul campo come i contadini fanno la vendemmia in Puglia: i grappoli di uva vengono tagliati manualmente dalla pianta assicurando così la scelta di quelli migliori. Non c’è nulla di meccanico, la selezione avviene su ogni singolo grappolo e richiede manualità. I contadini tagliano l’uva stando attenti a non danneggiare i tralci madre del filare. I grappoli che non hanno raggiunto la giusta maturazione verranno raccolti successivamente o saranno lasciati appesi, diventando cibo per gli insetti o nutrimento per la terra.

L’uva tagliata finisce nei secchi che ogni contadino porta con sé tra i filari. Quando saranno pieni, vengono svuotati in un cassone che sarà portato nella cantina per la successiva lavorazione. Da qui si passerà prima alla pigiatura (un processo in cui le uve vengono schiacciate per liberare il mosto – il mosto è il liquido che contiene zuccheri, acidi e altri composti che formeranno il vino) e poi alla pressatura. Quest’ultima divide il mosto dai residui solidi, fase essenziale per ottenere un mosto pulito e pronto per la fermentazione.

La fermentazione è una fase chiave nel processo di produzione del vino pugliese. Durante questa fase, i lieviti naturali o aggiunti trasformano gli zuccheri presenti nel mosto in alcol e anidride carbonica. Questo conferisce al vino il suo caratteristico grado alcolico e aroma. La macerazione, invece, è un periodo in cui il mosto rimane a contatto con le bucce dell’uva (influisce sul colore e sulle caratteristiche aromatiche del vino). Dopo la fermentazione, il vino può subire un periodo di affinamento. Questo avviene spesso in botti di legno o serbatoi di acciaio inox, a seconda del tipo di vino che si intende produrre. Durante l’affinamento, il vino acquisisce complessità aromatica e struttura prima di passare all’imbottigliamento ed all’etichettatura.

 

L’uva biologica appena raccolta

 

Dopo la fatica il meritato e “gustoso” riposo in masseria

L’odore della terra e dell’uva matura permea l’aria, la fatica del lavoro manuale sotto un caldo sole stuzzicano l’appetito che verrà soddisfatto comodamente seduti nell’aia della masseria. Dopo la scoperta della vendemmia ed aver capito come si produce il vino pugliese, ci si gode il meritato riposo sotto l’ombra delle querce e degustando i prodotti tipici dell’orto biologico. Alla nostra tavola una selezione dei migliori salumi e formaggi pugliesi: capocollo di Martina Franca, mozzarelle, burrate, capocollo accompagnati da taralli e focaccia preparati con le ricette tradizionali. Ovviamente non può mancare dell’ottimo vino pugliese! In alto i calici, alla salute!

La nostra amata terra di Puglia, terra che vive!
Vieni a viverla anche tu, ti aspettiamo!

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